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Stefano Priori All Star Quintet Close

A night in Hollywood


STEFANO PRIORI ALL STARS QUINTET: A NIGHT IN HOLLYWOOD.

Immaginate un contrabbassista non professionista, reduce da oltre 3 decenni di carriera cinematografica in giro per il mondo. Di punto in bianco si trova “in pensione”, con tanto tanto “tempo jazz” perduto. Che fareste voi? Fareste del tutto per recuperare il tempo perduto, no?

Ed ecco l’origine di questo gruppo: due amici storici (Raja e Colasazza) + un young lion of jazz (Fratini) + un amico fraterno col quale suona da quando lui portava i calzoni corti (l’Ing. Liberatore) = questo All Stars Quintet. Di stelle del firmamento jazzistico internazionale (vedi i loro CV) ce ne sono solo tre, ma questo e’ il bello del jazz, vera musica democratica.

Poi immaginate di nuovo quel sopravvissuto dell’industria cinematografica che cerca di trovare un tema per una serata al Pentalfa. Tutto il resto e’ organizzato, il locale ci piace, con la sua atmosfera calda, un po’ retro, e la buona cucina; ma che cosa suoniamo??? Per il contrabbassista di cui sopra, che ha lavorato a Los Angeles per anni e anni, la scelta e’ naturale: suoniamo quelle melodie che provengono da film e che poi sono diventate rinomati veicoli jazz! Alcuni esempi: As Time Goes By (Casablanca, 1942); The Windmills Of Your Mind (The Thomas Crown Affair, 1968); Summertime (Porgy And Bess, 1959); The Flinstones Theme (The Flinstones, 1994); My Favourite Things (The Sound of Music, 1965); Pure Imagination (Willy Wonka and The Chocolate Factory, 1971); e cosi’ via.

 

Vi invitiamo ad una serata speciale per amanti del jazz e del cinema: A Night In Hollywood!

 

 

Mario Raja. Sassofonista, arrangiatore e compositore fra i più noti e attivi in Italia, ha esordito professionalmente a Roma nel 1977. È stato primo sax tenore dell’orchestra della RAI di Roma e direttore dell'Orchestra Nazionale di Jazz dal ‘96 al ‘98. Dal 1988 dirige la propria orchestra Mario Raja Big Bang, vera e propria “all star” del jazz italiano che ha visto alternarsi i musicisti italiani piu’ famosi. Dal 2007 dirige l’Orchestra Napoletana di Jazz, con cui lavora a una rilettura molto personale della musica napoletana di ieri e di oggi, avendo collaborato con musicisti come Archie Shepp, Arto Linsday, Joe Lovano, Randy Weston, Richard Galliano, James Senese, Enzo Avitabile. Dal 2013 dirige la Barga Jazz Big Band, orchestra del concorso internazionale di arrangiamento, con ospiti come Pietro Tonolo, Paolo Fresu, Maurizio Giammarco, Franco D’Andrea, Jeremy Pelt, Dave Douglas, John Surman, Hamilton De Holanda, Chris Cheek. Collabora regolarmente con l’orchestra Jazz della Sardegna, con cui ha fatto un tour nel nord della Cina nel 2001. In coproduzione col Conservatorio di Perugia ha preparato e diretto negli ultimi anni vari progetti per Umbria Jazz Festival, fra cui “Lipsia Ragtime”, una suite di elaborazioni jazzistiche della musica di J. S. Bach, per orchestra d’archi, legni, big band e solisti. Dal 2017 è direttore e arrangiatore della OGJ, Orchestra Giovanile di Jazz nata con un Progetto della Scuola di Musica di Testaccio. Con questa orchestra ha un repertorio di oltre 100 pezzi e ha effettuato 80 concerti. Suona regolarmente col quartetto di sax ArundoDonax, col Mario Raja Quartetto, con Agus Collective. E’ stato molto attivo come musicista di studio dagli anni ’80, lavorando con musicisti di ogni tipo, da Pippo Barzizza a Stevie Wonder, da Jerry Lewis a Freak Antoni, da Giuseppe Sinopoli a Luciano Berio.

Ha registrato più di dieci dischi a suo nome e molti come sideman.

 

Francesco Fratini. Trombettista, nasce a Roma il 03/10/1990. Inizia ad 8 anni lo studio dello strumento presso la scuola di musica popolare di Testaccio. Prosegue gli studi classici presso il conservatorio di Santa Cecilia in Roma dal 2004 al 2010. Frequenta i seminari estivi di musica jazz organizzati dalla fondazione Siena Jazz nelle edizioni del 2007 e 2008 studiando con Giampaolo Casati, Pietro Tonolo, Stefano Zenni, Marco Tamburini ed Enrico Rava. Nel 2010, presso il conservatorio di The Hague, rappresenta l'Italia in occasione del meeting IASJ delle scuole di jazz di tutto il mondo . Nel 2009 viene chiamato da Enrico Rava a far parte del suo ensemble insieme a Daniele Tittarelli, Gianluca Petrella, Dan Kinzelman e Stefano Senni. Nel luglio del 2009 frequenta i seminari estivi di Veneto Jazz a Bassano del Grappa, presieduti dai docenti della "New School For Jazz and Contemporary Music" di New York (Ron Horton, Cameron Brown e Dave Glasser). Al termine dei seminari risulta vincitore di una delle due borse di studio da 50000 dollari per studiare alla New School. Nel 2010 frequenta l’International Jazz Master promosso e organizzato dalla Fondazione Siena Jazz, j del quale ha occasione di studiare con Eddie Henderson, Avishai Cohen, Ralph Alessi, Danilo Perez, Kenny Werner, Reuben Rogers. Nel settembre 2010 si trasferisce a New York dove frequenta, grazie ad una borsa di studio quadriennale, i corsi della New School For Jazz and Contemporary Music. Nell’arco dei cinque anni a New York ha l’opportunità di studiare sotto la guida di insegnanti del calibro di Reggie Workman, George Cables, Aaron Goldberg, Ambrose Akimounsire, Avishai Cohen,Doug Weiss. Si esibisce inoltre in diversi club e festivals di New York a fianco di musicisti come Chad Lefickofitz Brown, Alexander Claffy, Matt Chalk, Kyle Poole e Daniel Dor. Nel Dicembre 2014 si laurea alla New School, conseguendo un Bachelor of Fine Arts in Jazz and Contemporary Music. Nel Gennaio del 2015 torna a Roma per riprendere un’intensa attività concertistica e laurearsi in Tromba Jazz con Paolo Damiani e Mike Applebaum conseguendo la votazione di 110 e lode. Da tre anni a questa parte è membro stabile della “Umbria Jazz Orchestra”, della ONJGT (Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti). È Leader di due progetti a suo nome il Francesco Fratini Quartet con cui incide "The Best of All Possible Worlds" per Jando Music e il Francesco Fratini trio con cui incide "Homemade" e "Queen Size" per l'etichetta newyorkese La Reserve. Parallelamente all’attivita di leader collabora come sideman con musicisti del calibro di Greg Hutchinson, Ameen Salem, Roberto Gatto, Paolo Damiani, Ettore Fioravanti, Maurizio Giammarco, Domenico Sanna, e molti altri. Porta avanti inoltre un'intensa attività' didattica insegnando al Saint Louis College di Roma, alla Siena Jazz University e al Conservatorio di Cagliari.

 

Claudio Colasazza. Pianista, nato a Messina il 31/10/1963, ha studiato al Conservatorio "NICCOLO' PICCINNI" di Bari per alcuni anni, dedicandosi in seguito al jazz ed alla musica moderna. E' iscritto alla SIAE da oltre 30 anni come compositore,realizzando musiche di vario genere (jazzistico, melodico, etc.). E' stato vincitore per due anni consecutivi di borse di studio ai corsi di perfezionamento di SIENA JAZZ (3° livello) come migliore pianista. E’docente di pianoforte jazz al Saint Louis Music College dal 1998.

COLLABORAZIONI: Lou Blackburne, Joy Garrison, Tony Scott, Ralph Moore, Etta Jones, Houston Person, Mark Murphy, James Moody, Steve Potts, Renato Zero, Giorgia,Trombe Rosse (Massimo Nunzi), Gianluca Guidi, Walter Martino, Massimo Urbani, Daniela Velli, Giorgio Rosciglione, Marco Fratini, Stefano Di Battista, Aldo Bassi, Rosario Giuliani, Remo Silvestro, Pietro Jodice, Amedeo Ariano, Dario Deidda, Sandro Deidda, Enzo Scoppa, Eddy Palermo, Elvio Ghigliordini, Marcello Rosa, Nunzio Rotondo, Lucio Dalla, Nicky Nicolai, Nicola Arigliano, Lino Patruno, Shawn Monteiro, Nick The Nightfly, Sarah Jane Morris, Gerardo di Lella, Diane Schuur, Arturo Sandoval, Kurt Elling,etc.

DISCHI: "L'incontro" (BASSI/GIULIANI QUINTET); "The moon dreamer" (DANIELA VELLI); "Men in blue" (REMO SILVESTRO); "Schegge" (TROMBE ROSSE); "Bassa tensione" (PIPPO MATINO);          "Beatles idea" (JAZZ STUDIO QUARTET); "Meriggio" (VITO DI MODUGNO); "PASSION"  (CLAUDIO COLASAZZA); "Soundtracks" (LINO PATRUNO); "Lyndon" (ROCCO ZIFARELLI); “Standards" (ENZO SCOPPA QUINTET); "What I was before" (JOY GARRISON); “Brincando entre amigos" (EDDY PALERMO); "Tutto passa" (NICKY NICOLAI); "Che mistero e' l'amore (NICKY NICOLAI); "Alter abile" (ELVIO GHIGLIORDINI); "Blue Street"(WALTER MARTINO); "Amigos" (GIO' MARINUZZI); “Our favourite standards” (ENZO SCOPPA).

 

Stefano Priori. Contrabbassista autodidatta, se si escludono le sporadiche lezioni a Londra dagli amici Ron Mathewson (bassista di Ronnie Scott) e Jeff Clyne (del gruppo Nucleus) quando gia’ suonava da diversi anni. Primo concerto alla YMCA di Roma nel 1964, con Roberto Laneri, Antenore Tecardi e Franco Pecori. Seguono esibizioni al Folk Studio di Via Garibaldi con Puccio Sboto, Marco Saratti, Peter del Monte, Guido Artizzu (in trio con il compagno di scuola Bruno Biriaco alle primissime esperienze jazz), e un anno col trio jazz di Bill Conti (compositore di “Rocky”) e Massimo Rocci allo Scarabocchio. Comincia a lavorare in IBM, mai tralasciando la sua passione musicale. Negli anni ’70 suona con Romano Liberatore, Mario Schiano, Giancarlo Schiaffini, Marcello Rosa, Pepito Pignatelli, Nino de Rose, Archie Savage, Martin Joseph, Olivier Berney, Ole Jorgensen, Romano Mussolini, Tony Scott e gli allora esordienti Maurizio Giammarco, Stefano Lestini, Danilo Rea, Roberto Gatto. Nel ’78 “emigra” a Londra dove sara’ di base fino al 2005. La sua carriera cinematografica (ha lasciato l’IBM nel ’75) prende il volo e lo portera’ a viaggiare e soggiornare in ben 26 paesi su 5 continenti, sempre trovando il modo di suonare con musicisti locali (con i quali spesso l’unica comunicazione possibile e’ il repertorio jazz che si condivide), a volte entrando in gruppi regolari come in Costa Rica o a Dublino (Irlanda). Dopo il “pensionamento” continua l’attivita’ musicale in modo piu’ regolare con concerti a Roma e a Bucarest documentati sul suo canale YouTube: @canejazz.

 

Roberto Liberatore. Figlio d’arte di Romano, sassofonista e flautista, ispiratore delle carriere musicali di molti dei jazzisti italiani ora divenuti famosi. Tutti passavano in quella saletta insonorizzata a casa di Romano, ogni domenica, religiosamente alle 1730, e attingevano alla vasta conoscenza musicale di Romano. Roberto ascolta i suoi drummer preferiti sui dischi, prende alcune lezioni da Marvin “Boogaloo” Smith e, appena possibile, comincia ad unirsi a quelle session ed ha la fortuna di suonare con musicisti di grande valore quali Ascolese, Biseo, Cancellieri, Ferrarin, Fioravanti, Foccia’, Gatto, Moriconi, Puglisi, Rea, Scoppa.                   

La sua carriera di ingegnere aeronautico gli lascia tuttora “spazio” per dedicarsi alla sua passione per il jazz, esibendosi in concerti documentati sul canale YouTube del suo fraterno amico Stefano Priori col quale suona da quando era “piccolo”.

 


Date 03-05-2025
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